Se un tempo il volumetto aveva la funzione di mostrare ai clienti di Hirayama Fireworks Company la varietà e l’originalità delle produzioni pirotecniche, con tanto di istruzioni per l’uso, oggi il catalogo illustrato di fuochi d’artificio si mostra ai nostri occhi come un’opera d’arte grafica di grande valore. 86 magnetiche illustrazioni, geometriche ed eleganti, rigorose e soprendenti,
che riescono a evocare la brillantezza e la magnificenza dei fuochi così come appaiono di notte e costituiscono la riproduzione restaurata del catalogo originale, datato 1883.
Proprio in quegli anni la società di Hirayama si distinse per la produzione di fuochi d’artificio, apportando notevoli innovazioni tecniche che culminarono in un nuovo orizzonte espressivo: dall’utilizzo esclusivo della tonalità arancione si passò infatti a un tripudio di colori.
Le singolari illustrazioni, oltre ad essere fonte di ispirazione, incurioscono chi guarda con combinazioni sempre diverse, e riportano proprio all’etimologia nipponica del termine: pagina dopo pagina pare proprio di vedere i ‘fiori di fuoco’ (in giapponese, hanabi).
Un libro insolito e originale, con l’inequivocabile sapore d’altri tempi di un’arte che non è mai passata di moda.
Con un prezioso ricordo d’infanzia di Aoi Huber Kono, e il lettering in copertina di Luca Barcellona.
Dimensioni 12 × 18 cm
Pagine 96
Rilegatura brossura dorso a vista + sovracoperta
Lingua Edizione italiana
Jinta Hirayama. È stato uno dei più importanti imprenditori dell’arte pirotecnica. Nato in Giappone nel 1840 nella provincia di Mikawa (oggi Prefettura di Aichi), nel 1877 fondò a Yokohama la società The Hirayama Fireworks Company, che si avvalse della collaborazione di numerosi artigiani per sperimentare tecniche e innovazioni. I risultati furono sorprendenti: fu grazie a Jinta Hirayama che i fuochi d’artificio passarono dalla classica palette arancione a un’esplosione variopinta di colori, e quando l’allora presidente americano Ulysses S. Grant visitò il Giappone, Hirayama si occupò dello spettacolo pirotecnico di benvenuto. Nel 1883 fu il primo giapponese della storia a registrare un brevetto negli Stati Uniti. I suoi clienti arrivarono perfino oltre oceano, tanto da produrre cataloghi bilingue, giapponese e inglese. Hirayama si spense nel 1900, lasciando per sempre il segno nella storia dell’arte dei fuochi d’artificio.