Si tratta di una fiaba basata su elementi classici come l’incontro felice che, per la gioia dei piccoli lettori, giunge alla fine, attraverso il legame imprevisto con l’amico-rivale, all’unione sognata con la bella delle belle. Ma questo antico e noto filo rosso si tinge di nuovi colori, tenui, insoliti, commoventi che sono quelli usati dall’Autore per illustrare le non molte parole del racconto.
Diventa così protagonista del piccolo, impagabile libro, la penna di un uccello caduta a terra e raccolta da un Topor insolito che accenna usandola con un sorriso, e non con la sarcastica, graffiante smorfia dei suoi lavori più importanti, alla solitudine, alla natura, a una forse possibile felicità.
Roland Topor pittore, scrittore e cineasta francese (Parigi 1938 – ivi 1997). Apprezzato incisore, illustratore di libri e umorista, ha fondato con F. Arrabal il gruppo surrealista Panique. Autore di commedie caustiche e irriverenti contro la società borghese, ha scritto anche fiabe e romanzi (Le locataire chimérique, 1964, trad. it. L’inquilino del terzo piano, 1992; Café panique, 1982); con la collaborazione del regista L. Laloux ha realizzato innovativi film d’animazione.
Progetto grafico Fausta Orecchio
Pagine 96
Dimensioni cm. 13,8 x 20,6
Copertina cartonata
Interno colori
Rilegatura filo di refe