Lo spirito artigiano di Monica Trevisi trova espressione e si concretizza nel suo laboratorio, in una delle ristrutturazioni meglio riuscite del trevigiano: la Filanda Motta, un complesso affascinante e suggestivo, un luogo senza tempo e ricco di fascino che riesce a coniugare modernità e tradizione.
Mirabile esempio di archeologia industriale tardo-ottocentesca, la Filanda Motta si contraddistingue per la sua particolarissima sagoma che si scorge a fianco della graziosa chiesa del paese, perfettamente conservata come se si trovasse tuttora in piena attività, con la lunga facciata porticata dello stabilimento bacologico e i due edifici che incorniciano i lati del giardino. Il complesso, oggi, si propone come una delle più interessanti e meglio conservate testimonianze architettoniche della propria epoca, e accoglie all’ interno dei suoi grandi spazi, in un’atmosfera carica di suggestioni, gli studi, i laboratori e gli atelier di svariate attività ricreative e professionali, offrendo lo spunto ideale per dare vita a una nuova artigianalità, che unisce l’innovazione ad un antico modo di lavorare.